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Cosa spinge una insegnante di inglese di scuola superiore con un lavoro full time, madre di due figli ad insegnare Nia ? E come se non bastasse: cosa spinge questa persona a tenere corsi di formazione per insegnanti Nia nel suo tempo libero? Proprio lei che ha subito vari interventi ad un ginocchio?

Semplice : mi spinge il raggiungimento del mio benessere e la convinzione che Nia sia importante per il benessere dell’umanità.

Nia è la mia medicina, è il mio modo di mantenere l’equilibrio psicofisico che il logorante lavoro come insegnante ed educatrice richiede, senza parlare del ruolo di madre. A questo aggiungo l’importanza del movimento dolce ma intenso e consapevole per il mio ginocchio lesionato.

Come insegnante di Nia e soprattutto come formatrice ho intrapreso una strada che rende Nia parte integrante della mia giornata, della mia vita. Questo è quello che volevo. Cercavo un modo per non dimenticare mai l’attenzione e la cura del mio corpo.

Nia mi ha dato gli strumenti per equilibrare il lavoro mentale, emotivo, sociale con me stessa, con i miei bisogni, con le mie sensazioni. Ho imparato a pensare, provare emozioni, avere idee e parlare rimanedno in contatto con il mio corpo. Prima vivevo in compartimenti stagni. Ora penso, insegno inglese, mi arrabbio, esulto mi muovo e rimango collegata alle sensazioni.

Da quando pratico Nia riesco a riprendermi dalle ore di insegnamento scolastico, riesco a rimanere concentrata sul lavoro senza svuotarmi, riesco a fare attenzione alla mia postura anche dopo 6 ore in piedi davanti ad una classe. Grazie a Nia riesco a mantenere il contatto con il mio corpo e a fare scelte giuste durante il lavoro, scelte che non sono in contrasto con le esigenze del mio corpo.

Come madre Nia mi ha insegnato l’importanza del mantenere il mio spazio, a non annullarmi e ad anastetizzare il mio corpo per essere una madre presente per i figli.

Ho conosciuto Nia quando i miei figli erano piccoli e la scuola mi impegnava moltissimo. In quel periodo- anche a seguito della separazione da mio marito- non avevo il tempo e la voglia di ascoltare il mio corpo. I figli venivano prima. Se un figlio cadeva e si sbucciava un ginocchio mi sembrava di sentire bruciare il mio ginocchio. Se un figlio aveva freddo mi sentivo tremare. Identificazione materna? Non è così in natura e non era certo sana per me. Ero sulla strada dell’annullamento personale. Proprio io che ho sempre lottato per l’autonomia, la libera espressione.

Vedo continuamente colleghi, genitori, educatori che somatizzano problemi relativi ad un impegno a volte poco soddisfaciente e soffrono di insonnia, di burn out, problemi di postura, contartture muscolari, emicranee. Nia e soprattutto il corso di Cintura Bianca che ho fatto inizialmente solo per crescita personale mi ha insegnato a prendermi cura di me stessa a tutto tondo e a non farmi schiacciare dalle responsabilità.

Forse non sempre i miei figli o i miei alunni concordano con me però io so che Nia e la Cintura Bianca mi hanno reso una madre, una insegnante e una donna migliore.

Tengo classi, workshops e corsi di Cintura Bianca per condividere quello che per me è così importante da considerarla la mia filosofia, la mia cura, la mia passione e rimanere collegata alla magia del vivere il mio corpo e la magia della vita.