Latte, lana, letto

Latte, letto, lana

In questo momento ho un forte raffreddore, il naso che cola e il respiro corto. Mia mamma mi ha ricordato antiche regole per il benessere: LATTE; LANA; LETTO. 

Ha anche commentato che io non sto mettendo in pratica nessuna di queste regole. Avrei dovuto cancellare le lezioni di Nia, e se proprio non riuscivo almeno avrei dovuto andare in palestra in macchina. Istruzioni comprese.

E poi?

Sono andata in palestra in bici e ho fatto lezione, unica concessione: ho presso l’ascensore per andare al terzo piano. 

Chiaramente ho dovuto approfittare di ogni cambio di brano per soffiarmi discretamente li naso e  Ho fatto lezione con il focus di prendersi cura di sé stesse e l’intento di ascoltarsi per regolare e adattare il movimento. 

Avevamo appena saputo da poco  il risultato delle elezioni negli Sati Uniti e in un modo o nell’altro ho capito che ognuno di noi era carica di emozioni personali per questo evento storico, a prescindere dall’opinione politica individuale. 

Ho quindi ricordato che prendere cura di se stessi include anche la parte emotiva e mentale. 

Quando ci riferiamo alla cura della sfera emotiva abbiamo due “compiti”. Riconoscere l’emozione e possibilmente darle un nome e rilasciare l’emozione in modo “sano”, in un ambiente sicuro, in modo che non si ritorca contro di noi. 

Le classi di Nia per me sono sempre un luogo sicuro per rilasciare, smuovere e alchimizzare le emozioni : non devo spiegare niente a nessuno, sono io, il mio corpo, la musica e il movimento. 

So di avere tutto il necessario e la sicurezza che nessuno mi giudica se quando sferro un calcio ci metto rabbia, o se riempio di malinconia il cool down oppure se mi sento libera e protetta nel floor play. 

Ieri mi sono ascoltata più del solito a causa del mio raffreddore e credo che sia riuscita a comunicare in modo più visibile quello che stavo mettendo in pratica su di me. 

Ho percepito le mie allieve molto presenti a loro stesse, in ascolto, veramente collegate al corpo, alla mente, alle emozioni e a loro stesse.

Erano così collegate che nella fase finale alcune  di loro si sono commosse. 

La commozione può arrivare per tanti motivi:  potrebbe essere la sensazione di essere vive, la presenza e l’accettazione e la gioia di  essere come si è, oppure la gratitudine.

Volete sapere come stavo dopo?

Molto meglio…

Ebbene si! 

Certo il naso ha continuato a colarmi e ho continuato a starnutire, ma avevo più spazio nei polmoni, il respiro era migliorato e soprattutto mi sentivo più sana, mi sentivo meglio emotivamente e la mia mente non era focalizzata al malessere, ma all’ascolto dei piccoli cambiamenti di benessere. 

Chiaramente non è una prescrizione medica: se avete il raffreddore andate a fare Nia. No! Non è questo il mio messaggio!

Forse Latte, lana, letto è ancora un consiglio valido. 

Però vi invito a non fermarvi del tutto se c’è un lieve disagio, malessere e ricordare che il movimento gentile e consapevole con la musica e in gruppo può essere fondamentale per attivare la forza vitale e non cadere nelle trappole che le malattie sottendono. 

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