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Mi sembra che sia passato pochissimo tempo e invece è già passato quasi un mese dal RiminiWellness, ma posso fermarmi solo adesso un momento per riflettere su questa esperienza che mi ha coinvolto in tutti i sensi. Ho smesso di sognare il Riminiwellenss poco fa, non erano sogni brutti, ma “affollati”, impegnativi. Non tanto per il “lavoro”, quanto per l’immersione per quattro giorni in un ambiente altamente affollato, rumorosa, appiccicoso e faticos. Andare in bagno richiedeva uno sforzo di tenacia, affrontare la fila al bar una impresa e così di seguito.
Poi, come sempre, la Sardegna ha lentamente stemperato tutti gli strascichi della frenesia fieristica e mi ha riportato alla calma, al silenzio, alla bellezza.
Da 24 anni partecipo presentando Nia al RiminiWellness, con solo qualche breve interruzione quando il Festival è stato spostato a Firenze.
Ricordo benissimo la prima volta.
Mi ero da poco formata come Cintura Bianca e abitavo ancora ad Amburgo.
Un mio caro amico di Rimini mi ha invitato a tenere una lezione presso la Fiera, dato che lui gestiva uno spazio per attività olistiche, dicendomi che sarebbe stata anche una buona occasione per rivederci e per poter fare una brevissima vacanza al mare. E così, ingenuamente, ho comprato un biglietto e, spinta dal desiderio di far conoscere Nia in Italia, mi sono buttata in questa avventura. Nessuno aveva mia praticato Nia in Italia, nessuno ne aveva mai sentito parlare, non c’era neanche un insegnante qui, mentre cominciava a diffondersi nel Nord Europa.
Ripensandoci adesso una vera pazzia! La pazzia però era andata bene, molte persone avevano ballato con me, dando feedback positivi.
E anche quest’anno come allora: una nuova pazzia!
La pazzia di passare da tenere lezioni in Fiera a prendere uno stand solo per Nia e impegnarsi a coinvolgere la tribù del Wellness in Nia.
A differenza di 24 anni fa questa volta non ero più sola, non presentavo qualcosa di completamente sconosciuto. Si, ancora di nicchia - termine che non amo, ma conosciuta.
E così, con alcune mie colleghe e in particolare modo con l’impagabile sostegno di Rosalba, con la collaborazione di aiutanti dietro le quinte per pensare a promuovere ma anche a come allestire il mini stand ( grazie Carlo, Nadir, Alessia!), siamo partiti!
Io e Rosalba abbiamo affrontato tutte le avversità burocratiche richieste dalla Fiera per gli allestitori, scarpe antinfortunistiche comprese e Voilà: lo spazio per la Scuola di Formazione Nia è stato allestito.
A darci man forte sono venute insegnanti e appassionate da altre città : Ilaria, Raffaella, Francesca, Piera, Bea. Senza di loro non sarei mai riuscita a gestire lo stand, fare lezione e invitare persone a provare. Anche qui devo di nuovo sottolineare l’impegno straordinario di Rosalba, che grazie al carattere tenace e coraggioso, ma anche alla grande energia, ha coinvolto incessantemente tutte le persone che si avventuravano vicino al nostro stand, non solo invitandole a fare una lezione, ma spiegando ogni volta che cosa è Nia. Quante persone davanti allo stand ho coinvolto io? Forse due in quattro giorni! Al contrario di Rosalba a me risulta molto imbarazzante fermare le persone e ho cercato quindi di concentrarmi sulle lezioni.
Ricapitolando il lavoro di squadra è stato fondamentale alla buona riuscita della avventurosa iniziativa e sono molto riconoscente verso tutte le persone che mi hanno aiutata. A differenza di 24 anni fa adesso la squadra c’è!
Siamo riuscite a coinvolgere parecchie persone e a creare interesse per la pratica che noi amiamo.
Ringrazio di cuore anche tutte le persone che si sono lasciate coinvolgere e che hanno partecipato alle lezioni o alla conferenza e che forse mi stanno leggendo. Grazie!!!
Noi ci siamo impegnate e anche divertite nonostante tutto. Quel che sarà si vedrà.
Durante i quattro giorni di fiera sono stata molto felice di ricevere visite inaspettate di persone che ho conosciuto in questi 24 anni di attività in Italia, istruttori di altre discipline, vecchie e nuovi allievi, amici di vecchia data, ma anche persone che sono venute allo stand con l’intento di capire cosa fosse Nia. Abbiamo fatto conoscenza con altri espositori e alcuni distributori di cibi e bevande ci hanno assistito mostrando solidarietà. Spesso una vera salvezza!
Conoscendo l’atmosfera della Fiera e immaginando che l’implicazione fisica, e non solo sarebbe stata molto maggiore con uno stand e una presenza non stop di 4 giorni, mi ero preparata al post. Avevo prenotato 4 giorni di vera e propria vacanza a Carloforte post Wellness. Si è mostrata necessaria. I profumi, i colori, il silenzio, l’acqua e le poche persone care attorno a me mi hanno rigenerata e preparata alla settimana di vacanza Nia in Sardegna, della quale scriverà nel prossimo episodio!
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