Quando ormai pensavo di aver sviscerato tutta la filosofia di Nia mi devo ricredere ancora una volta. Nia sembra una fonte inesauribile di educazione al vivere, al movimento e allo studio delle meraviglie del nostro potenziale umano.
Sto frequentando due nuovi training di Nia: Primo e Secondo livello di Cintura Nera e mi rendo conto di quanto ancora sia possibile approfondire, ma anche quanto sia importante aver assimilato e interiorizzato gli insegnamenti di base attraverso la pratica, senza i quali non riuscirei ad apprezzare i successivi passi.
E allora ringrazio di avere questa pratica che mi consente di prendermi cura di tutta me stessa muovendomi con la musica.
Che meravigliosa possibilità quella di occuparsi della salute di corpo, mente, emozioni e spirito in maniera gioiosa, senza dovermi arrovellare il cervello e addolorare il cuore scavando e cercando il perché della mia vita, ma semplicemente mettendomi in gioco attraverso il corpo.
È proprio questo la magia di Nia: mi fa arrivare profonde verità personali attraverso la leggerezza.
Un’ alchimia di profondità leggerezza
Non servono parole, l’emisfero sinistro del mio cervello si zittisce un pò e si accendono le sensazioni, le emozioni, le intuizioni, le ispirazioni.
La geometria di corpo mente e spirito si scompone e ricompone ogni volta in modo diverso, come muovere i cristalli di un caleidoscopio.
Basta sapere guardare, sentire, apprezzare, stupirsi.
Un invito ad azzerare il conosciuto, lo scontato per lasciarsi trasportare dalla musica, muovendosi come se fosse la prima volta, come se nessuno ci guardasse, Un caleidoscopio in continua trasformazione, proprio come noi.