Parte tutto da lì.
Da quel pulsante che in tempi come questi è cosi difficile da trovare e soprattutto da attivare.
“E’ giusto attivare il pulsante della gioia quando persone attorno a noi stanno vivendo momenti drammatici, quando l’età avanza e quando gli effetti di quello che abbiamo vissuto si fanno sentire e sono rintracciabili nel nostro comportamento?”
Questa è una domanda che persone con senso etico, morale, civico e politico possono porsi. È lecito gioire quando intorno a noi c’è sofferenza, paura, preoccupazione?
Anche ieri durante un incontro tra insegnanti Nia è stata menzionata questa domanda.
E la risposta data è quella che mi do sempre io quando mi sorgono dubbie e mi sento in colpa.
A maggior ragione adesso dobbiamo collegarci alla gioia, dobbiamo ricordarci di scegliere la sensazione di gioia che il nostro corpo riconosce come unica forza salutare.
Non parlo di gioia forzata, di finti e artificiali sorrisi, parlo di una sensazione di piacevolezza fisica che possiamo percepire sempre e comunque.
Ogni fibra del mio corpo , i miei occhi e anche quel poco che è rimasto del mio olfatto sono ancora pieni delle sensazioni di piacevolezza provate durante il soggiorno in Sardegna dove ho tenuto una Cintura Bianca, l’Arte delle Sensazioni.
Il mio lavoro di formatrice in Sardegna è stato facilitato dalla splendida cornice. Facile ricordare alle partecipanti del corso di collegarsi alle sensazioni del corpo quando gli stimoli sensoriali sono amplificati dalla bellezza della natura, dal clima favorevole , da una cucina di alto livello e da persone alla ricerca del benessere.
Tutto era disseminato di pulsanti di gioia : la trasparenza e la temperatura dell’acqua, il calore della sabbia, il silenzio interrotto solo dal fruscio delle ali degli uccelli. Gioco facile!
Ma senza necessariamente dover affrontare viaggi in Sardegna i pulsanti della gioia possiamo trovarli anche in città, soprattutto adesso che la natura si manifesta in tutta la sua bellezza.
Allenarsi a provare gioia fisica sulla pelle, registrando in maniera consapevole quello che vediamo, assaporiamo, tocchiamo e sentiamo cambia la chimica del nostro corpo, cambia la nostra mente e le nostre emozioni.
Si tratta di esercitare la consapevolezza del momento.
Niente di nuovo, lo sanno tutti. Certo, lo sappiamo tutti ma lo mettiamo in pratica?
Mentre viviamo la nostra vita o mentre ci muoviamo riusciamo a tenere accesso il pulsante della gioia? Per quanto tempo?
Movimento e la musica rappresentano una piacevole e diretta via alle sensazioni nei piacere.
Ci forniscono un interruttore che accendiamo durante la lezione e teniamo acceso durante il giorno.

Quando l’interruttore della gioia rimane acceso il mondo ci appare più luminoso.
Allora anche le brutte notizie non scalfiscono la naturale e lecita sensazione di piacevolezza insita nell’ abitare il nostro corpo.
I sensi di colpa e la tristezza non cambiano il mondo.
La gioia sì. È contagiosa.
Ed è sempre a portata di mano.