A volte mi chiedo se sono adatta al lavoro sia di insegnante che di trainer di Nia.
A volte mi sento inadeguata. Non mi sembra di avere il carattere “giusto”.
Allora ho sempre due possibilità: fermarmi a riflettere e soppesare ogni pensiero oppure accendere la consapevolezza.
Quando mi limito al pensare la mente comincia a giudicare, valutare, paragonare:
“Non sono abbastanza spavalda, né abbastanza agguerrita, non affronto le situazioni di petto.
Tendo a defilarmi se una situazione non mi aggrada.”
Quando non mi fermo ad ascoltare solo quello che passa per la mai testa ma includo le sensazioni fisiche e accolgo il turbinio emotivo, la mia prospettiva cambia.
Vado bene come sono perché SONO.
Sono uno spirito unico, così come lo è ognuno di noi, ogni albero, ogni animale, ogni pietra.
Tutti esemplari unici!

Con questa premessa condivido con voi quello che Rosalba, una cara amica, allieva e collega di Nia scrive di me.
Mentre leggete le parole di Rosalba, sappiate che se io fossi vicino a voi mi vedreste diventerei rossa, abbasserei il capo, notereste il mio imbarazzo, così come qualche giorno fa è successo quando Rosalba ha letto il suo feedback a voce alta alle nostre amiche Nia.
Mi nasconderei dentro ad un albero.
Ma Rosalba mi ha regalato questo suo commento e mi sembra opportuno condividerlo.
Vi avviso: è lungo e dettagliato!
Grazie!

“Mi sono sempre chiesta che cosa mi ha fatto innamorare di Nia: la musica mi ha affascinato, la fusione di danza, arti marziali e terapie corporee mi ha certamente incuriosito ma è stata la empatia della insegnante che mi ha fatto scattare “ il click ”.

La mia teacher si chiama Letizia Accinelli e a dire il vero non l’ho scelta, era infiocchettata in un bigliettino regalo molto gradito: ”10 lezioni Nia con Letizia “ offertomi da una amica per un mio compleanno, ed è così che l’ho conosciuta.

Letizia è una“ Nia veterans”, migliore insegnante del 2014 e 2019, ha introdotto la tecnica in Italia 20 anni fa, è Cintura Nera di Secondo Grado, attualmente unica formatrice in Italia.

Insegna solo per passione e si vede perché chiunque si voglia approcciare a Nia per la prima volta trova in lei una persona disponibile, felice di condividere ciò che che lei ama tanto e che vuole sia conosciuta il più possibile.

La sua fisicità riporta ad una sana donna sportiva, le piace l’acqua, elemento in cui si trova perfettamente a suo agio, va in bicicletta, le piace la vita all’aria aperta, è diretta, un po’ timida e ama le cose semplici.

Le sue lezioni riflettono ciò che è : una donna contemporanea.

Si muove con una grazia mai sdolcinata ma sempre mista a forza e determinazione. Quando balla predilige i movimenti scattanti : quando il ritmo della musica lo permette confonde volutamente tutto, attorciglia, “strizza “ i muscoli , annoda le articolazioni per poi rilassarsi e lasciarsi andare ad una apertura liberatoria delle braccia e del tronco come se volesse spiccare il volo. In questo modo sottolinea la piacevolezza del sentirsi leggeri dopo lo sforzo, la quiete dopo la tempesta. Durante la fase di cool down con i movimenti delle mani e quelli del floor play, viene fuori il suo aspetto dolce, un po’ timido ma sempre aperto all’amicizia e alla cura.

Letizia ė anche molto resiliente e con le sue lezioni le allieve senza accorgersene lo diventano: per anni ha danzato quando i medici le dicevano che doveva smettere avendo un patologia seria al ginocchio. Una anno e mezzo fa ha dovuto fare i conti con questo problema e ha affrontato con forza e determinazione un delicato intervento di artroprotesi . Fisioterapia, riabilitazione e forza di volontà senza mai mollare l’hanno portata dopo pochi mesi a tornare a ballare, camminare, nuotare e andare in bicicletta : la protesi ora le è “quasi amica”.

E così anche io mi sento resiliente quando nella fase del “get moving “ con il battito cardiaco e il respiro accelerati lei sorridendo chiede “ancora un po’ , un po’ di più, un ultimo sforzo e ce l’hai fatta!”

E che dire dell’elemento ironico che nella sua lezione non manca mai inserito in una comunicazione molto colorata: cammina la tua bellezza”, “ sentiti Miss mondo”,“ balla i gomiti “ e altre frasi divertenti.

Letizia in Italia ha il ruolo di formatrice di Cinture Bianche, ovvero le potenziali future insegnanti di primo livello certificate possono fare il corso con lei. Il corso però è aperto a tutti, anche a chi vuole semplicemente regalarsi un viaggio personale di conoscenza fisica ed emozionale.

La formazione White Belt si effettua in presenza ( 50 ore per una settimana) oppure online (2 ore settimanali per 16 settimane) .

Essendo stata sua allieva in entrambe le situazioni, posso dire che è in questo ruolo di formatrice che dà il meglio di sè, come anche nei workshop brevi che spesso organizza in posti incantevoli ( ultimo in Toscana) .

È l’occasione per concentrarsi su ciò che ama e che desidera trasmettere .

Con puntualità tedesca acquisita in anni vissuti in Germania, inizia ogni giorno il percorso formativo dei 13 principi di Nia , molto ricco e abbastanza complesso. Si impara l’anatomia somatica. Ogni lezione è arricchita da routines, tecnica dei 52 movimenti, ascolto di musica, teoria e pratica. Non mancano momenti di mindfulness.

Durante l’intero percorso Letizia mette in atto gli insegnamenti di Nia che sono ormai parte della sua personalità: non giudica, ascolta, accetta, sorride, diverte e sopratutto si diverte.

Per me ballare con Letizia è salutare: ballo le mie gioie, i miei dolori , i miei errori …. si , anche gli errori ( Roberto Bolle dice che tutto attorno a noi danza, anche gli errori , che infatti vengono chiamati “ passi falsi” ) ma io so che anche se faccio un passo falso, Letizia mi guarda e sa….”

Dott.ssa Rosalba Rondinelli